Vivere a Roma significa assorbire forme, colori e storie di una metropoli ancorata ad una tradizione che si rimpasta continuamente con un tessuto sociale fatto di multiculturalità e di linguaggi inconsueti: saper disporre di quei linguaggi e restituirli in forma canzone, senza indulgere a manierismi e ad esercizi di stile, è operazione che, quando riesce, riempie di meraviglia.
BandaJorona si è imbevuta per anni delle suggestioni che transitavano per la Capitale, integrando ad esse una sensibilità contemporanea asciugata all’incrocio di altri venti.
Oggi il gruppo ci consegna un lavoro in cui la rivisitazione dei canti della tradizione cede il passo all’ autorialità per dare voce a sentimenti ed eventi raccontati in prima persona.
Ai classici strumenti folk (fisarmoniche, contrabbassi, mandolini) si aggiungono ora sonorità elettroniche “stranianti”, che raccontano altre storie o le stesse storie da altri punti di vista, mentre i testi lasciano affiorare presenze costanti e mai rassicuranti, come quella di Pier Paolo Pasolini, con la stessa caparbia intenzione di sempre: cantare ancora di Roma e del mondo in questo nostro frastagliato presente.
La presentazione ufficiale del lavoro avverrà giovedì 29 novembre 2018 alle ore 21 presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma (mappa).
Organizzazione dell'evento a cura di S.Cu.P. Sport e Cultura Popolare.
Nel corso della serata si alterneranno sul palco numerosi ospiti che hanno partecipato a vario titolo al progetto, tra cui lo scrittore e regista Paolo Restuccia e il cantautore Mario Castelnuovo.
Evento Facebook: Io so’ me_BandaJorona
Il progetto discografico "Io so' me" include undici brani (fra cui una bonus track del compianto cantautore Piergiorgio Faraglia), cantati in romano contemporaneo, ma anche in italiano (e uno in inglese).
BandaJorona è composta da Bianca Giovannini “la Jorona” alla voce, Desirée Infascelli alla fisarmonica e Daniele Ercoli al contrabbasso. Sul palco compaiono anche Gianluca Mattei alle sequenze e al trombone e Armando Serafini alle percussioni e alle chitarre.
Una partecipazione speciale al progetto è quella di Mario Castelnuovo, autore dell’unico brano non scritto da Bianca Giovannini e Desirée Infascelli, “Il poema dei visionari”, brano in cui il cantautore compare anche in voce.
Hanno partecipato al progetto numerosi ospiti, tra i quali Daniele Sepe al sax, Adriano Bono a voce e ukulele, Antonio Ragosta alle chitarre, Felice Zingarelli al piano, Gabriele Caporuscio al mandolino, Alessandro Mazziotti al tamburello, ciaramelle e Irish whistles.
Il lavoro ha avuto la produzione artistica di Alberto Menenti, è stato registrato e mixato da Gianluca Mattei presso Renoize Studio ed è pubblicato da Squilibri editore.